Quando mancano cinque giorni all’ufficialità delle dimissioni di Ignazio Marino, spunta l’ipotesi del suo ritorno
La situazione al comune di Roma – Le dimissioni di Ignazio Marino hanno creato ancora più caos nella capitale. Secondo la legge, il sindaco ha venti giorni di tempo per tornare sui suoi passi e tornare alla carica. Di giorni ne mancano cinque e la possibilità che Ignazio Marino torni ad essere il sindaco di Roma ci sono tutte. Lo scandalo “spese folli” e i soldi pubblici che il sindaco avrebbe usato a scopi personali hanno creato una sfiducia generale e in molti hanno chiesto che se ne andasse. Ignazio Marino, fin da subito, ha parlato di trasparenza, di scontrini e ricevute messe in rete, e ha dichiarato di non aver mai utilizzato i soldi del comune per spese personali.
Possibilità di ritiro delle dimissioni – Parte del popolo di Roma crede in Marino, nella sua innocenza e sostiene il suo operato di questi anni come sindaco. E’ stata avviata una petizione che ha raccolto oltre cinquantamila firme per far si che il sindaco dimissionario ritornasse. “Oggi abbiamo una giunta molto molto importante densa di decisioni che appena sarà finita comunicheremo” ha dichiarato Marino quest’oggi entrando in Campidoglio. Possibilità di ritorno? In molti pensano di si. Alessandra Cattoi, assessore al Patrimonio, a Radio 24 ha spiegato che il sindaco è tentato di ritirare le dimissioni.
Tra sfiducia e supporto – La Cattoi spera si possa proseguire nonostante il clima di palese sfiducia in Marino, e che da giorni si è aperto un dialogo con il Pd. Sel sostiene il sindaco dimissionario, che sembra voglia avere un confronto con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Per ora si inizia dai suoi consiglieri. Dal giorno successivo alle dimissioni è iniziato il toto-nomi per il successore di Marino. Tra i probabili candidati alle eventuali elezioni c’è anche Alfio Marchini, già presente alle elezioni del 2013.
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